Cane e gatto per me pari sono… l’amor vuol libertà

Cane e gatto

Scopriamo come il cane e il gatto possono convivere nel rispetto reciproco delle diversità

In Italia, tante, tantissime famiglie possiedono uno o più gatti e nel momento di pensare all’adozione di un galgo o di un grey, spontanea sorge la domanda: questi cani sono compatibili coi felini?

Partendo dal presupposto che i levrieri sono cani da caccia, dotati di un certo istinto predatorio, la risposta potrebbe falsamente essere no: in realtà la questione necessita di una analisi più profonda perchè la difficoltà di convivenza tra questi due animali è determinata dalle differenti caratteristiche degli stessi, soprattutto in termini di relazioni e comunicazione.

La verità è che al momento di valutare l’ingresso di un nuovo membro in casa nostra, non basta chiedersi se quest’ultimo sarà in grado di comportarsi bene con chi già c’è ma bisognerà anche valutare se chi dovrá accogliere il nuovo venuto avrà voglia e modo di farlo.

Cane e gatto

Cane e gatto a confronto

Il cane, in generale, è un essere sociale che ama la compagnia ed è di solito ben disposto ad adattarsi alle regole ed alla guida di un “capo”, in qst caso il suo adottante: gli piace vivere in branco e non per forza i suoi “compagni” devono appartenere alla sua stessa specie.

Il gatto, invece, è un animale fondamentalmente solitario, è molto geloso dei suoi spazi e delle sue cose ed a meno che non sia stato abituato fin da piccolo ad interagire con l’uomo in modo più profondo ed affettuoso, difficilmente ne riconosce la “superiorità” o lo considera un riferimento sociale della sua vita; il gatto non è un gregario, non ha bisogno di appartenere ma al contrario ama la sua autonomia e fa di tutto per difenderla e preservarla: là dove si stabilisce un legame con un essere umano, si tratta di un rapporto preferenziale ed unico con “chi si occupa di lui” e non sono ammesse intromissioni.

Tanti levrieri, per lo più Galgo spagnoli (ma anche qualche raro caso di Greyhound e Lurcher) sono ben disposti alla convivenza coi gatti: certo l’inserimento deve essere effettuato con grande attenzione e competenza ma alla luce di tutti quelli che sono stati adottati da famiglie con uno o più felini possiamo dirvi che le probabilità ci sono ed anche le speranze di una convivenza serena.

Cane e gatto

Analizziamo allora “l’altra parte della medaglia” : i gatti sono predisposti alla convivenza coi cani?

Nel quotidiano, il gatto è un animale attento, che osserva tutto un po’ in disparte, che ama analizzare le situazioni prima di decidere se e come affrontarle: indispensabili sono per lui la possibilità di elaborare gli stimoli esterni (osservare/annusare) e preservare il suo spazio vitale, così come le eventuali vie di fuga, indispensabili per evitare qualsiasi genere di conflittualità.

Mentre il cane ama manifestare il suo entusiasmo scodinzolando, il gatto, che ha un linguaggio corporeo completamente diverso, interpreta questo segnale in modo negativo: per lui, agitare la coda in maniera scomposta è sinonimo di nervosismo e rappresenta un campanello d’allarme importante.

Quando il gatto rizza la coda e la gonfia manifesta la sua predisposizione alla conoscenza ma il cane interpreta in modo diverso questa postura, perchè nel suo linguaggio rappresenta “la punta” prima di un possibile scontro.

Sono tante e complesse le ragioni che rendono vero il detto “Sono come cane e gatto”

Cane e gatto

Analizziamo allora come affrontare l’incontro del vostro nuovo cane col gatto

Indispensabile tenere il cane legato al guinzaglio e con museruola indossata, per evitare eventuali problemi, e lasciare al gatto la possibilitá di defilarsi, in caso di necessità, così da evitare lo scontro, perchè anche se il cane non potrà mordere, il gatto, sentendosi in pericolo, non mancherebbe di puntare il muso del cane e gli occhi.

Al primo incontro meglio assicurare al gatto una posizione inarrivabile, magari in cima al suo tira graffi o su un mobile: lasciatelo studiare il nuovo arrivato ed annusare l’aria col suo odore, non è obbligatorio un immediato incontro ravvicinato anzi è più probabile che il tutto si svolga a tappe, con una graduale scoperta/conoscenza/accettazione del nuovo coinquilino…munitevi di calma e pazienza!

Qualora preferisse andare da un’altra parte, lasciate al gatto la libertà di ritirarsi per analizzare la nuova situazione: è un animale intelligente, che sa capire se il cane è pericoloso, ed anche curioso al punto giusto per cercare nuove occasioni di incontro/approccio e conoscenza.

Se alla vista del gatto il cane si blocca, raddrizza le orecchie e fissa lo sguardo su di lui, abbiamo un problema perchè è molto molto probabile che lo consideri una preda.

Se lo guarda senza particolari reazioni, dimostrando una certa indifferenza o addirittura spostando l’attenzione su altro è probabile che il gatto non costituisca per il vostro cane motivo di curiosità o di interesse.

Se il cane indietreggia, tiene la coda fra le gambe e vi guarda piagnucolando è perchè ha paura: questo timore si trasformerà un po’ per volta in rispetto ma sarà sempre necessario procedere per passi e supervisionare gli approcci iniziali, per i primi tempi.

Cane e gatto

Riassumendo

  • vigiliamo sull’interazione tra cane e gatto solo per evitare gli scontri ma non interveniamo a sproposito nelle situazioni perchè le regole che vigono nei rapporti tra animali spesso trascendono la nostra comprensione
  • i primi tempi, uscendo di casa, non lasciamo cane e gatto liberi ma teniamoli separati fin tanto che non saremo sicuri del reciproco rapporto di rispetto
  • prepariamoci a fare un percorso che potrebbe necessitare di sacrifici più o meno impegnativi perchè rimettere a posto gli equilibri di un nucleo famigliare che vede l’ingresso di un altro membro presuppone la creazione di un rapporto nuovo, da limare e calibrare ad hoc

Simona Belloni © SOS Levrieri


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