Ci sono prodotti sani ed altri meno sani; sta a noi scegliere il meglio per i nostri Levrieri
Gli spuntini fuori pasto vengono somministrati ai nostri cani per premiarli, per accontentarli, per soddisfarli, per spezzare il pasto, per aumentare la loro attenzione nei nostri confronti, per tenerli impegnati, come strumento di addestramento, o semplicemente perché ci fa stare bene viziarli.
Noi adottanti siamo molto attenti alla salute dei nostri Levrieri, diventando esperti nel leggere le etichette del cibo per i loro pasti e inventandoci cuochi solo per loro, ma per pigrizia o semplicemente perché consapevoli che gli snack sono solo occasionali, leggiamo raramente le etichette dei prodotti che troviamo in commercio.
Impariamo dunque a capire quali insidie si nascondono dietro alle loro belle confezioni colorate ed invitanti.
Nei punti vendita dedicati all’alimentazione per animali domestici sono allestite intere corsie dedicate a spuntini per cani, la fretta e la confusione spesso ci inducono ad acquistare prodotti non proprio sani per il nostro Levriero, o che addirittura possono fare male.
Questi prodotti vengono definiti cibo complementare proprio perché integrano l’alimentazione del nostro cane, ovvero sono un’aggiunta alla sua alimentazione base. E proprio per questa loro caratteristica non si deve esagerare nelle quantità di somministrazione, altrimenti rischiamo di sbilanciare il suo fabbisogno nutrizionale giornaliero oltre che a rischiare di metterlo all’ingrasso.
Spesso il basso costo degli snack commerciali è sinonimo di scarsa qualità, ce ne sono di molti tipi e per ogni esigenza: biscotti, masticativi naturali, pelli, essiccati.
Il loro grande difetto è contenere la minima quantità di ingredienti sani (od a volte completa assenza), dando invece largo spazio ad additivi e conservanti, con poca chiarezza sulla reale presenza dell’ingrediente principale vantato sulla confezione, gli onnipresenti derivati animali (tagli di carne avanzati come ossa, pelle, polmoni, zampe e teste).
Ad esempio uno snack al prosciutto che ne contiene solo lo 0,03%!
La regola base è semplice: se non siamo sicuri di quello che c’è dentro, perché non è chiaro o specificato o certe sostanze non sappiamo nemmeno cosa siano, passiamo ad altro.
I biscotti secchi per cani dovrebbero contenere solo farina, frutta, carne o pesce, ed olii/grassi vegetali o animali. Se ci sono coloranti, appetizzanti, zucchero, e soprattutto senza l’identificazione di quale origine di carne o pesce ci sia all’interno, lasciamoli perdere (il carne e derivati, di cosa? di quale specie? extraterrestre forse?).
Il fai da te è impegnativo, ma sicuramente è il meglio che possiamo offrire al nostro Levriero perché sappiamo esattamente quali sono gli ingredienti: su internet ci sono molte ricette di biscotti per cani da fare in casa, con pochissimi ingredienti e passaggi, che pure io che non sono brava in cucina riesco a fare, e mi diverto pure… anche se il mio Galgo preferisce le schifezze in commercio demolendo così tutto il mio impegno e stima di me stessa in versione “pasticcera per cani”.
Se il vostro cane non ha controindicazioni particolari al formaggio, come intolleranze o problemi di obesità o comunque sconsigliato dal vostro veterinario, un velocissimo e gustosissimo snack per la pulizia dei denti è la crosta del Grana Padano o Parmigiano Reggiano tagliato a cubetti e scaldato nel microonde per due minuti, si formeranno delle palline croccanti ed irresistibili. Queste croste sono commestibili anche per l’uomo non essendo state sottoposte a trattamenti chimici o ricoperte da coloranti e materiali plastici, anche se consiglio comunque di lavarle per bene prima di procedere alla cottura.
Gli snack per alito fresco e pulizia denti in commercio li sconsiglio altamente: visti gli ingredienti e la consistenza dei prodotti fanno pensare che non siano così sani. Alcuni ingredienti sono chimicamente trattati e gli aromi utilizzati non sono dei migliori. Se li avete in casa vi invito a leggere la lista degli ingredienti, e nel caso non foste a conoscenza di certi contenuti, internet vi chiarirà le idee. E poi ribadisco, che non indicarne precisamente il contenuto, ma avvalersi del “di cui” non dovrebbe essere fatto se non si ha nulla da nascondere.
I masticativi naturali (ad esempio il famoso osso di bufalo o le ossa di pelle) sono anch’essi ingannevoli, sembrano naturali, ma spesso il trattamento che subiscono li rendono altamente pericolosi.
La FDA statunitense (l’ente governativo USA che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) non considera ad esempio questi prodotti come un pet food, ma solo uno scarto della lavorazione conciaria. Effettivamente anche queste pelli vengono trattate chimicamente e sbiancate per renderle di colore omogeneo, bianche o colorate, e per fare in modo che non si deteriorino nel tempo. In pratica sono un prodotto chimico con l’aggiunta di aromi ed appetizzanti.
Sembra che in Italia il processo di lavorazione sia diverso, o almeno così ci assicurano le case produttrici, ma a vederli all’interno delle loro confezioni colorate, non vi viene qualche dubbio? Se ci pensiamo bene l’osso di bufalo non è un osso vero e proprio, ma un prodotto che deriva dalla pelle. Non ha nessun odore, non c’è nemmeno traccia del colore originario, nemmeno i peli. Si conserva all’infinito. Quindi qualcosa nella sua lavorazione deve essere pur successo. Lascio dunque a voi il giudizio di riflessione.
Così anche l’osso di prosciutto che trovate nei pet food è pericoloso, non solo per il trattamento conservativo usato, ma anche per il rischio che i frammenti creati dalla masticazione possano finire nell’apparato digerente, portando il nostro Levriero a star male, con vomito o dissenteria, feci ossee, costipazione o peggio doverlo sottoporre ad intervento chirurgico per l’eliminazione di blocchi intestinali che si sono formati.
Una buona alternativa ad esso sono le ossa vegetali, che contengono solo ingredienti naturali ed hanno una consistenza più friabile, senza dunque creare danni all’apparato digerente.
Poi c’è da qualche anno a questa parte in commercio l’osso di cervo (pezzi di palco di varie misure), che non contiene appetizzanti e conservanti, e non è sottoposto a processi chimici. Vero è che non sono a buon mercato e comunque bisogna prestare molta attenzione nella somministrazione: con la masticazione si possono presentare nell’osso delle parti appuntite che bisogna provvedere a limare; inoltre bisogna fare attenzione che non si stacchino dei frammenti che possano essere ingeriti; il corno deve essere rosicchiato solo per pochi cm al giorno; e come per tutti i masticabili il cane non deve essere lasciato solo mentre se lo gusta ma attentamente sorvegliato.
Poi c’è la categoria (la mia preferita) degli snack naturali di carne essiccata. Possiamo trovare ad esempio la trippa di manzo da spezzettare, le orecchie ed il naso del maiale, le orecchie del coniglio (preferibili quelli senza pelo), la trachea bovina (che se troppo grande consiglio di spezzare), le sardine ed il salmone essiccato, i nerbi, e chi ne ha più ne metta. Per i nostri Levrieri questi sono molto adatti, in quanto prodotti naturali, gustosi, e solitamente creati in piccole dimensioni, ma chiudete bene i sacchetti dopo l’apertura, perché altrimenti il vostro armadietto della cucina sentirà di cadavere. Anche questi non sono a buon mercato, ma almeno avrete la certezza di cosa sta mangiando il vostro cane.
Una chicca che troverete allo stand solidale di SOS Levrieri è lo spuntino a base di latte di Yak 100% naturale, un masticativo naturale dalle proprietà antiossidanti, contiene tante vitamine ed è ricco di proteine e calcio, oltre a contenere poco lattosio. Ottimo per la salute di denti e gengive, somministrato anche questo con supervisione, e fatto consumare per pochi cm al giorno.
Per concludere, avete capito come la sia molto variegata, ci sono prodotti sani ed altri meno sani; sta a noi scegliere il meglio per i nostri Levrieri, seguendo i loro gusti ma stando molto attenti alla loro salute.
Buona merenda a tutti