Sia nell’uomo che nel Levriero il sintomo principale è la diarrea più o meno intermittente, con dolori addominali, flatulenza, malassorbimento intestinale e, nei casi più gravi, febbre e vomito; nei casi cronici, anemia, steatorrea (presenza di grasso nelle feci), dimagrimento.
Fino a poco tempo fa la diagnosi era microscopica tramite una particolare colorazione che ha però permesso, visto la poca frequenza con cui veniva effettuata, la diffusione massiva del parassita. Da qualche anno è disponibile un test rapido che ricerca gli antigeni del parassita nelle feci ed è considerato un metodo diagnostico molto più sensibile dell’esame coprologico. Numerosi studi indicano negli ultimi anni una vera e propria esplosione della malattia con una positività al test che varia a seconda delle fonti tra il 10 e il 30% dei cani testati, sintomatici e asintomatici.
In commercio sono disponibili tre principi attivi
che vanno somministrati quotidianamente per 5-7 giorni consecutivi. Visto il pericolo di reinfezione e la possibilità di avere dei falsi negativi con la malattia in incubazione è necessario seguire il seguente schema terapeutico-diagnostico:
terapia per 5-7 giorni dopo 7 giorni dalla sospensione della terapia si effettua un primo test di controllo.
Se l’esito è negativo si effettua un secondo test di controllo dopo altri 7 giorni. Se l’esito è di nuovo negativo si può considerare il Levriero guarito, tenendo però conto della possibile infestazione ambientale, che potrebbe consentire una reinfezione in tempi successivi, da qui la necessità di ripetere tutto il protocollo diagnostico terapeutico in caso di sospetto. Nel caso uno dei due test di controllo risultasse positivo è necessario riprendere tutto il protocollo dall’inizio, eventualmente cambiando il principio attivo utilizzato, ripetendo la terapia e i test di controllo rispettando i tempi indicati. In pratica sono necessari due test negativi consecutivi, effettuando il primo dopo 7 giorni dalla fine della terapia e il secondo dopo 7 giorni dal primo. Ciò vale anche per altre malattie parassitarie intestinali.
Per la disinfestazione ambientale, in presenza di un Levriero infestato e di altri soggetti a rischio, si possono utilizzare sali quaternari di ammonio e candeggina 1%, citando solo i prodotti di uso più pratico e sicuro per cani e proprietari. I disinfettanti a base di sali quaternari d’ammonio come il BIALCOL possono essere utilizzati anche per disinfettare la regione perianale dopo ogni defecazione per diminuire il rischi di trasmissione da cane a cane e da cane a uomo.