L’annuncio da parte del Greyhound Consiglio della chiusura e vendita del cinodromo Harold’s Cross ha avuto una lunga coda polemica.
Proprietari dei cani e trainer hanno picchettato lo stadio di Shelbourne Park e ha indotto IGB di annnullare la prevista riunione del Breeders ‘Association e cancellare le gare allo stadio.
Il segretario di DGOBA Mick O’Keefe ha accusato l’IGB di “distruggere una parte profonda dei valori della vita di Dublino”.
La vendita di Harold’s Cross è però inevitabile, IGB ha bisogno di soldi freschi per cercare di uscire del debito. Harold’s Cross sta pagando il prezzo per gli errori del passato, la rabbia di molti non è solo per la chiusura ma anche perchè si esce da un decennio assolutamente disastroso per il business delle corse dei levrieri.
La cosa più triste è che il decennio precedente è stato un periodo d’oro per le corse di levrieri nello stesso modo in cui gli anni ’80 lo sono stati per il basket irlandese. Nel 2005 i cinodromi erano gremiti di spettatori come a partire dagli anni ’70. Nel 1995 la presenza totale era stata appena di 580.000 persone mentre nel 2005 è stata di 1,39 milioni. Quasi il triplo. Questo decennio ha visto lievitare le scommesse e un aumento dei ricavi di quasi il 500 per cento.
Il Levriero da corsa è stato il nuovo business per una nuova Irlanda. Sospinti da crescente successo per il business delle corse con i levrieri nell’era Tiger si è arrivati alla apertura di un nuovo e imperioso stadio a Cork. Questo è stato l’apice di questo triste successo per IGB
Crisi dei cinodromi
Poco più di un decennio più tardi, è come se i dici anni di gloria non siano esistiti, completamente cancellati. Nel 2014 la partecipazione era scesa a 644.000 spettatori e il totale delle scommesse è drasticamente sceso da da € 51 milioni a € 11 milioni. Nel 2010 è stato stimato che il business delle corse con i levrieri impiegava più di 10.000 persone. A peggiorare le cose per IGB la costruzione del nuovo stadio di Limerick che doveva bissare i successi di quello di Cork. IGB per questo nuovo stadio ha ora un debito di € 20,3 milioni. Per questo motivo lo stadio Harold’s Cross è stato chiuso, non ci sono più spettatori per poter riempire tutti i cinodromi.
L’impressione di un business in crisi non è solo limitata ai soli dati di affluenza
Il Doping continua ad essere un problema. Il Rapporto Morris, commissionato dal IGB ha trovato “carenze significative nelle politiche di controllo antidoping e somministrazione di farmaci negli allevatori irlandesi. I laboratori non sono attrezzati per rilevare i nuovi farmaci e i nuovi tipi di agenti dopanti. In Dicembre 2016 il CEO Geraldine Larkin si è dimesso. La chiusura di Harold’s è stata il tocco finale per chiudere un altro annus horribilis per IGB e l’industria delle corse. Il decennio appena passato ha provato profondamente l’industria delle corse. Altri 10 anni come questo potrebbero davvero far finire tutto.