Facciamo chiarezza e capiamo perché il cane bruca l’erbetta fresca del praticello
Mangiare materiale non commestibile, come i nostri calzini, le feci, terra o sassi e sì, anche l’erba dei prati, rientra nella condizione della pica del cane, ovvero una sindrome che lo conduce a questo comportamento anomalo.
Ma non allarmiamoci troppo, perché se è pur vero che l’erba non rientra tra l’alimentazione tipica del nostro canis lupus familiaris, è sicuramente più digeribile di una pallina da tennis.
Facciamo dunque chiarezza e capiamo perché il cane bruca l’erbetta fresca del praticello, essendo che le motivazioni sono molteplici.
Fino a qualche anno fa si pensava che il cane sentisse il bisogno di mangiare erba esclusivamente per compensare problemi di carenza alimentare, come la mancanza di fibre o altri elementi nutritivi, oppure per scarsa alimentazione.
Un’altra ipotesi è che il cane la mangi per risolvere in autonomia dei problemi digestivi o intestinali, come per darsi una ripulita: noteremo che l’erba ben masticata verrà espulsa con le feci, mentre l’erba non masticata verrà eliminata con il vomito insieme all’eccesso di succhi gastrici, o cibo mal digerito (o a volte corpi estranei).
Con il tempo si è capito che semplicemente al cane piace mangiarla, soprattutto quella bella fresca del mattino, stimolando così olfatto e gusto.
Dimentichiamo però che alla base del brucare, ci possa essere magari un problema comportamentale, come la richiesta di attenzioni da parte del proprietario, l’esigenza di rilassarsi attraverso il rilascio di endorfine nell’atto della masticazione, o come scappatoia dalla noia.
Ma cosa dobbiamo fare noi con queste caprette?
Prima di tutto inquadrare il comportamento del nostro Levriero, per poterne capire la motivazione.
Dunque, se sporadicamente lo vediamo mangiare erba, e sta bene sia prima che dopo averla ingerita, o comunque vediamo che si ripresenta nelle feci o dopo averla vomitata, e non presenta altri sintomi, è bello vispo, si alimenta correttamente, allora potrebbe essere semplicemente che gli piace mangiarla, o che in quel giorno è rimasto “indigesto” e gli fa un po’ effetto Brioschi.
Quindi lasciategliela mangiare, ma senza esagerare. Soprattutto eviterei quella troppo bagnata di pioggia.
Se il cane invece lo fa in modo compulsivo, quindi dedica la sua uscita esclusivamente a mangiare erba, allora potrebbe essere un problema comportamentale: cerchiamo di dirigere la sua attenzione verso altro, facciamogli fare più movimento, e valutiamo di chiedere un supporto ad un veterinario comportamentalista od all’educatore. Stress e noia spesso si manifestano in comportamenti impensabili.
Se invece notiamo che prima e dopo aver mangiato l’erba, il nostro cane continua ad avere disturbi intestinali, come vomito, soprattutto di succhi gastrici, e feci liquide, allora potrebbero sussistere dei problemi gastrointestinali che devono essere monitorati, rivolgendoci al nostro veterinario di fiducia.
Potrebbe infatti sussistere una patologia, oppure stiamo sbagliando qualcosa nella sua alimentazione.
Attenzione all’erba che lasciamo mangiare al nostro Levriero
Innanzitutto non tutta l’erba può essere mangiata, per quanto siano ben selezionatori nello scegliere il filo della giusta consistenza, lunghezza e sapore, ci sono erbe che assolutamente non devono essere mangiate, in quanto tossiche.
Come ad esempio il papavero, l’edera, l’oleandro, il vischio, la stella di natale, il mughetto, i ciclamini, la bella di notte (soprattutto i semi che rilasciano a fine fioritura che sono invitanti), e le famigerate ortiche. Ma ce ne sono molte altre.
La comune erbetta dei prati rimane innocua, sempre che non sia stata trattata con fertilizzanti chimici, o pesticidi.
Attenzione anche all’erba che cresce vicino alle recinzioni, alla base degli alberi, vicino a muretti e pali e soprattutto quella presente nelle aree cani, perché sicuramente queste sono belle condite di pipì altrui.
Eviterete così l’alto rischio di far ingerire al vostro cane anche il maledetto parassita della giardia, che viene infatti trasmesso attraverso l’erba contaminata dalle sostanze fecali rilasciate dal un altro cane infetto.
Concludendo, impariamo a capire il comportamento del nostro Levriero per assicurargli una vita in salute e piena di vitalità, gioia e soddisfazione.
Pascolate dunque insieme in prati verdi e incontaminati, dove l’aria è buona, perché farà bene a lui ed anche a voi.