Rupert

Storia di una adozione

Tutto è cominciato una sera di agosto di tre anni fa

in realtà l’idea di prendere un cane non era così scontata per noi, prima o poi lo avremmo fatto, ma il destino quella sera ci ha messo il suo zampino!. Andrea ha sempre adorato i Levrieri, in particolare l’afgano, e così quasi per “gioco” siamo andati su internet digitando la parola Levriero, ci è apparso subito il sito di SOS Levrieri, siamo entrati, abbiamo letto tutto, non conoscevamo per niente la triste storia dei Galgo, dei Greyhound, ci si è aperto un mondo. Abbiamo compilato subito la domanda di adozione, sinceramente credendo di non avere speranze.
Il giorno dopo ci ha chiamato Monica, ci ha spiegato tutto e ci ha consigliato di guardare le foto dei Levrieri da adottare. Lo abbiamo fatto subito e così il nostro sguardo si è posato su Rupert!

Monica ci ha subito avvisato che Rupert era un adozione particolare, lui era terrorizzato dall’essere umano,

era in Italia già da un anno, ma non era stato possibile farlo adottare proprio per le sue paure…noi volevamo lui. Monica ci ha chiesto se eravamo davvero sicuri e noi lo eravamo!. Sarebbe arrivato a fine agosto, noi non andavamo in vacanza, così abbiamo proposto se potevamo andare a prenderlo subito, visto le sue paure e la nostra inesperienza ( mai avuto cani ) almeno avevamo due intere settimane per conoscerci. Rupert era a Formello, Roma…bhe tempo di organizzarci e via partenza per Formello!.

Dimenticavo…noi abitiamo a Como.

Arrivati ci ha accolto Sara, la persona che per molto tempo e stata con lui, lo ha incoraggiato, rassicurato, consolato. Lui non si faceva avvicinare da noi, anzi, stava a distanza terrorizzato. Sara dopo averci raccontato un po’ di lui e averci dato qualche consiglio ce lo ha caricato in auto, col magone lo ha salutato e lo abbiamo portato a casa.

Per un’ora io e Andrea non abbiamo parlato,

consapevoli che Rupert era davvero un caso particolare. Io ho addirittura pensato che non sarei stata in grado di accudirlo, che esperienza avevo? Arrivati a casa (tutto in un giorno ) lui si è nascosto nel bagno, il posto che probabilmente riteneva più sicuro. Con qualche strategia sono riuscita a farlo andare in camera sua, si perchè lui aveva una camera tutta sua con un bel lettone dove poter dormire tranquillo, gli ho dato un wurstel dalla mano, lui me lo ha preso e l’ha mangiato e

per me è stata una gioia immensa.

Se mi aveva mangiato dalle mani, un pochino di fiducia riusciva ancora ad averla e poteva prendersi tutto il tempo che voleva. Monica ci è sempre stata vicino con consigli utili, ad ogni nostro dubbio lei aveva una risposta. i primi mesi sono stati fondamentali. Rupert piano, piano ha preso fiducia in noi, la prima settimana era guardingo e ritirato nei suoi spazi, poi pian piano si avvicinava con curiosità.
Uscire in passeggiata era un trauma, ogni volta che sul nostro percorso appariva una persona, lui si bloccava, quasi si sdraiava o cambiava strada.

I primi mesi in realtà non è stato semplice, ma sapevamo che con il tempo qualcosa sarebbe cambiato.

Ora dopo tre anni le sue paure non sono scomparse del tutto ma ha imparato a “gestirle”, in mezzo alle persone riesce a starci e si è fatto tanti amici nasoni e bipedi. Addirittura da due anni partecipa alla sfilata del Palio di Baradello. In realtà chi lo conosce davvero bene, siamo solo io e Andrea. L’affetto che dimostra a noi è unico, ci parla, ha sempre bisogno del contatto fisico, e vederlo felice è per noi una gioia immensa.

Lui è UNICO!

Chi ha adottato un Levriero lo sa, l’amore che ti danno è davvero straordinario. Un grazie particolare a Monica che ha creduto in noi, ad Alessandra e Dario che so che hanno Rupert nel cuore, come tutti gli amici di SOS Levrieri, e a Sara che ha saputo tirar fuori il meglio di lui per poter essere adottato.

Ah dimenticavo, ora Rupert ha una sorella Aoife, ma questa è un’altra Adozione e un’altra storia….