La storia di Wendy

Carissimi Tutti,

inclusi i simpatizzanti che seguono con affetto e rispetto i nostri Levrieri e noi.  Alcuni di voi mi hanno domandato come mai il mio compagno ed io abbiamo adottato un levriero a pochi mesi dalla mia uscita dal coma in aggiunta al fatto che risediamo così lontani… alle Azzorre.

Il mio problema di salute è iniziato nel Novembre 2015, ma a Gennaio si innescarono delle complicazioni che mi tennero a letto fino alla fine di Febbraio.

Da quando sono nata, non ricordo di avere mai vissuto senza cani in famiglia, cani di varie razze e degli stupendi ed intelligentissimi mix… di questo ero felice. L’ultimo in ordine di tempo, uno Yorkshire di piccola taglia, ha passato il ponte il 14 Febbraio 2016, durante la mia malattia. In quel periodo mi accadde di leggere un articolo sui Levrieri scoprendo un mondo d’inusitata crudeltà nei loro riguardi e ne rimasi profondamente commossa. Fu per questo che cominciai a pensare che dovevo assolutamente riprendermi il più rapidamente possibile per poter parlare con il mio compagno e prospettargli la mia idea di adottare un levriero.

Fu così che con l’aiuto del Buon Dio, di Paolo e tanta buona volontà cominciai a recuperare forze, peso, capelli etc.


È in quel periodo che per la prima volta vidi sul tablet il sito di SOS Levrieri e ne fui affascinata.

Per molti giorni lessi e rilessi i vari profili dei galgos, dei greys, degli wippets etc adottati e d’adottare e m’innamorai di tutti : Zar, Stanley, Antonio, Missy, Buddy, Andrea (già prenotata), ma poi vidi Wendy e leggendo il suo profilo mi commossi così tanto che il mio pensiero fisso divenne come parlarne a Paolo, così preoccupato ancora per la mia salute e convincerlo all’adozione.

Un pomeriggio di fine Marzo mi capitò di trovare il numero telefonico di Alessandra Roma, Presidente di SOS Levrieri e d’impulso le telefonai senza neanche guardare l’ora. Mi accorsi poi che qui alle Azzorre erano le 19,30 ed in Italia le 21,30… mi rispose… molto gentilmente e mi dedicò molto tempo e grande attenzione dandomi molti utilissimi consigli.

In quella occasione le prospettai il fatto che non vivevamo in Italia, bensì alle Azzorre e che eravamo disposti a qualsiasi sacrificio pur di far giungere un levriero sino a noi… intimamente pensavo fortemente a Wendy, quella bellissima tigrotta dagli occhi stupendi e la coda tronca che da più di un anno e mezzo era in rifugio e nessuno prenotava… quasi fosse trasparente.

Alessandra mi comunicò che ne avrebbe parlato con i dirigenti del rifugio di Paws ed avrebbero deciso quale fosse la migliore soluzione per il cane… se tutto fosse andato come speravamo ci saremmo risentite presto per l’adozione.

Il mio stato di salute migliorò ed io mi ritrovai a Maggio mentre felice inviavo il form per l’adozione e tutta la documentazione, foto , video etc…

Dopo poche settimane ricevetti la telefonata di una signora, Serena, la quale con grande delicatezza e professionalità la quale mi rivolse varie domande e si trattenne a lungo a conversare con me… annunciandomi che ci avrebbero assegnato Wendy…ero al settimo cielo!

Ora si poneva il problema del viaggio di Wendy da Milano a Ponta Delgada, via Lisbona.

Era necessario, al fine di evitarle un trauma, che fosse accompagnata da una persona esperta di levrieri.

Fu così deciso in accordo con la dirigenza di Paws che Wendy fosse accompagnato da Jacopo, il figlio di Alessandra.

Quest’ultimo con spirito di sacrificio accettò l’incarico, nonostante si trattasse di uno strapazzo, un viaggio di tre giorni che prevedeva 11 ore complessive di volo + le lunghe attese, nonché la necessità di verificare a Lisbona, dopo il primo tratto di volo, lo stato di Wendy ed anche assicurarsi che l’addetto predisposto dalla Compagnia aerea per la sorveglianza e la cura della nostra “tigrotta” durante la nottata in zona cargo fosse già con lei(la zona cargo è tra l’altro molto distante dal terminal degli arrivi).

È fuori di dubbio che di questo saremo sempre grati a Jacopo, giovane raffinato, rispettoso e grande amante degli animali che non ha esitato a chiedere 3 gg di ferie al suo datore di lavoro, nonostante fosse stato appena assunto.

In questo periodo grazie ad internet, abbiamo acquistato a Firenze ed inviato ad Alessandra un kennel gigante (Petmate)… ed inoltre abbiamo ordinato dalla Germania un letto in memory foam. Abbiamo inoltre organizzato con la società di cargo della compagnia aerea TAP il trasporto di Wendy.

Nel frattempo quest’ultima era già giunta a Milano ed era in stallo dalla signora Angela Mariani che gentilmente si era resa disponibile. Alessandra, Jacopo ed Angela si sono sobbarcati la preparazione di Wendy al viaggio e la sua consegna alla società di Cargo 6 ore prima del volo.

Così è iniziata l’avventura della nostra piccola, inizialmente restia ad ogni confidenza ma che ora, dopo quattro mesi, è diventata espansiva, specialmente al risveglio mattutino quando mostra una gioia incontenibile. Pur innamoratissima del suo letto, non appena sente la sveglia salta sul nostro pretendendo coccole da parte di entrambi… risultato questo che ci ripaga di qualsiasi sacrificio affrontato.

Paolo ed io desidereremmo in questa sede ringraziare Serena. Un grazie di cuore a tutti gli operatori di Paws ed a SOS Levrieri nelle persone di Alessandra, Jacopo, Dario (il cui sostegno è sempre stato fondamentale e rassicurante), Serena ed Angela Mariani che, con la loro incredibile professionalità ed umanità ci hanno donato questa gioia immensa in un momento tanto buio della nostra vita…

Desidererei aggiungere quanto Paolo ed io apprezziamo che SOS Levrieri (Alessandra, Serena e Ketty) a tutt’oggi ci segue costantemente e ci consigli per consentirci di garantire a Wendy una cura ottimale. Dio vi benedica!

Paolo, Wendy and I wish to thank all the volunteers at Paws for saving and taking care about Wendy and all the dogs which daily they save from death.

They should be very proud about themselves! May God bless them!