Manifestazione a Madrid contro la caccia in Spagna
Spagna: Centinaia di persone e i loro levrieri protestano contro la caccia con i cani
Questo evento ha voluto evidenziare abusi e abbandoni che i Galgos subiscono in terra spagnola. I manifestanti hanno dato voce ad una triste verità e cioè che la Spagna è “l’unico paese in Europa” che ancora permette la caccia con i cani. Centinaia di persone, insieme a molti cani, hanno dimostrato in una marcia contro la caccia con i cani e sottolineano che questa pratica porta sistematicamente ad abbandoni e uccisioni alla fine di ogni stagione venatoria che si compie a fine gennaio
Domenica 5 Febbraio 2017 – Manifestazione a Madrid contro la caccia in Spagna
La marcia è iniziata nella centralissima Puerta del Sol a Madrid e si è conclusa con un raduno in Cibeles contro la caccia con i cani, che fa parte del gruppo No caccia (NAC) attivo nella capitale e in altreventicinque città della Spagna. Come ha spiegato il portavoce del gruppo, David Zurdo, questo evento ha lo scopo di evidenziare il problema degli abusi e di abbandono dei levrieri. “Alla fine della stagione di caccia molti animali vengono abbandonati sistematicamente, a volte anche abusati, e vengono ritrovati in condizioni terrificanti. Questo raduno, che si tiene dal 2010, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica circa i cani utilizzati per la caccia, per lo più levrieri, che non dovrebbero essere considerati strumenti di lavoro, ma esseri viventi come tanti altri animali d’affezione.
Ci si stupisce come questa situazione possa essere consentita nel XXI secolo”, e ha fortemente accusato che la Spagna è “l’unico paese in Europa” che ancora permette la caccia con i cani. Lefty lancia un appello a coloro che vogliono vivere con un cane di “adottare invece di comprare”. Egli ha indicato che prendersi cura di un cane è una “responsabilità” e ha chiesto alle famiglie di pensare che “questi cuccioli diventeranno poi adulti e andranno curati e accuditi se si ammaleranno.
No A la Caza
Durante la marcia i manifestanti sono stati accompagnati dai loro cani, per lo più levrieri, tra loro c’era anche un maialino vietnamita pacificamente circondato gli altri cani. “Non sono a caccia, sono a casa”, è stato il motto cantato durante la marcia.