Giulia e Ollie
Una storia d’amore sull’adozione di un Levriero
Una storia d’amore sull’adozione di un Levriero
Ora vi racconto la storia d’amore tra un cane e un umano. Avete mai adottato un cane rescue? Io prima di lui: no!
Adottare un rescue è un pò come il Natale, quando ti arriva un regalo di cui non conosci il contenuto, ma fremi perché sarà comunque un bellissimo regalo.
Loro sono così, con un passato sconosciuto, incerto, se non per una cosa: era orribile. Quando adotti un rescue diventi un pò un sociopatico, tutto deve essere sotto controllo e prevedibile. Anche una piazza! Si perché ogni rumore, o oggetto, è, potenzialmente, fonte di terrore (hanno ferite profonde i rescue, ferite sconosciute, e inimmaginabili), per questo ti ritrovi a passeggiare come un marine in avanscoperta, controllando e scrutando. La verità è che queste adozioni sono un pò un salto nel buio, diverse, impegnative e meno scontate nella loro “riuscita”.
Non conoscevo il mondo dei Levrieri, voi direte: non sarà poi diverso da quello di altri cani. In vero si. Lo è. Ho imparato col tempo che il Levriero non è mai stato e non sarà mai servile, non obbedisce come una macchina, ma ragiona con la sua testa e con calma accetta di fare ciò che gli è chiesto, se non lo considera troppo stupido.
L’anima di un Levriero sta nel suo sguardo, con quel velo di malinconia che funge da monito contro chi si ostina a sfruttarli.
La verità è che un Levriero non è per tutti, con il suo forte individualismo, si concede solo a chi ha deciso di seguire. Ci sono i cani, certamente meravigliosi compagni di vita, e poi ci sono i Levrieri… ma questa è un’altra storia.
Così passo la notte abbracciandolo e sussurrando al suo orecchio “non guardarti più indietro, sei salvo ora”, godendomi l’attimo in cui rilassato piano piano richiude gli occhi. Ma che ne sappiano noi di cosa hai dovuto passare senza lamentarti mai. Rory Devaney scrisse: “Non ti aspettare un lieto fine. Non è una storia Americana questa… è una storia irlandese”. Ed è proprio così.
Li chiamano “figli del vento” per la velocità che li contraddistingue: ma veloci e silenziosi accarezzano il cuore, proprio come il vento.
Non mi stancherò mai di emozionarmi di fronte alla gioia con cui Olle corre libero, gioca, fa danni. Non mi stancherò mai di emozionarmi di fronte a quell’espressione di gioia che tutti i Levrieri salvati hanno. Non so se Ollie stesse aspettando me, ma ho iniziato a credere che io si. Io aspettavo lui. La storia non finisce qui, ma dobbiamo ancora viverla, insieme; intanto guardate bene e ditemi, uomini, se doveva essere immondizia da bruciare, da gettare vivo in un pozzo, da vomitare in una perrera ed essere gasato.