Le corse dei Levrieri nel cinodromo
L’industria delle corse dei levrieri tratta i cani come macchine.
Per i pochi minuti che trascorrono su una pista durante una gara, trascorreranno molte ore al giorno rinchiusi in un canile. Un numero infinito di Levrieri muoiono ogni anno, alcuni in nome della “selezione selettiva”, addirittura prima che tocchino una pista.
I cani iniziano a correre a 18 mesi e molti non arrivano all’età nominale di “pensionamento” di 4 o 5 anni.
La maggior parte dei cani corre due volte alla settimana, nei giorni non di gara, si esercitano con tapis roulant o sulle piste di addestramento.
In un giorno di gara, i cani hanno i loro soliti rituali. Dopo essere stati estratti dalle gabbie, vengono controllati e pesati. Questo peso è registrato nel registro del canile. Circa un’ora e mezza prima della prima corsa, un dipendente del canile porta i partecipanti in pista. Qui un dipendente del cinodromo li porta all’ area ginny dove aspettano fino al momento della gara. Sono pesati, (attivita’ supervisionata dal veterinario di pista, da un giudice e da altri funzionari) e registrati con un tag che indica il numero di gara in cui parteciperanno e la pettorina che indosseranno. I concorrenti devono avere un peso con una tolleranza di +/- 1,5 libbre, in caso contrario vengono esclusi (impossibilitati a gareggiare).
Poco prima della loro corsa, i leadout accompagnano fuori i cani e un campione di urina viene raccolto ed etichettato. Nella zona del paddock, si vestono i cani (indossano pettorine da corsa e museruole) dopodiché vengono portati in pista per la parata e poi riportati alle gabbie di partenza dove vengono introdotti uno alla volta. L’annunciatore dà il via allo zimbello meccanico , le porte delle gabbie si aprono e la gara inizia.
Finita la gara, lo zimbello viene fermato, i leadout recuperano i cani li mettono al guinzaglio e li restituiscono ai loro addestratori. Quando tornano al canile, vengono posti nelle gabbie, nutriti e messi a riposare.