In vacanza è facile che possa accadere, pensiamo solo a quanto sono calde le auto sotto il sole.
Se dovessimo notare che il cane ansima più del solito, una respirazione accelerata, la temperatura supera i 42 gradi, il cane barcolla, o si accascia a terra, perde saliva più densa del solito, allora potrebbero essere tutti sintomi di un colpo di calore.
Bisogna intervenire immediatamente: bisogna metterlo in ombra in una zona fresca, magari ventilata se possibile, abbassare la temperatura in modo graduale, e non tutta in una volta per rischiare l’ipotermia, non obbligatelo a bere ma bagnategli la bocca, e con dei panni bagnati e freschi iniziate a tamponare testa, zampe, collo, ventre, torace. Quando il cane si è ripreso portarlo nella clinica veterinaria più vicina. Non fategli fare sforzi dopo che si è ripreso.
Non c’è una destinazione migliore rispetto all’altra, bisogna valutare il vostro cane.
Se soffre molto il caldo e patisce la presenza delle persone ed il caos, sicuramente la vacanza in mezzo alla natura al fresco e lontano dalla ressa sarà molto più gradevole, sia per voi che il vostro cane. Lassù ci sono odori molto interessanti.
La vacanza al mare a mio parere per loro è adatta non nel periodo più caldo dell’anno, anche se all’ombra di un ombrellone, patirebbero troppo il caldo.
Dovete essere voi che conoscete bene il vostro cane a fare una scelta razionale e non egoistica.
Se il cane soffre il “mal d’auto” starà male anche in viaggi di 10 minuti.
Se il cane non soffre di questa patologia, e viaggia serenamente, dovrete avere solo l’accortezza di non farlo mangiare prima del viaggio, che il cane sia comodo, che il mezzo sia fresco, e che almeno ogni 3 ore abbia la possibilità di scendere dall’auto.
Io evito di farli scendere nelle piazzole dell’autostrada e tantomeno nei parcheggi degli Autogrill; saremo matti ma preferiamo uscire dall’autostrada, cercare un posto tranquillo per farli passeggiare qualche minuto, e poi rientriamo in autostrada. Credo che la sicurezza sia fondamentale.
Sì, è utile avere un’assicurazione sul cane e non solo per andare in vacanza.
Quando adottate un cane dovreste pensare a stipulare una polizza che copra eventuali danni che possa causare, anche in vacanza. Con poca spesa e spesso rientra nella “polizza famiglia”. Poi ci sono polizze più costose che coprono anche l’assistenza medica al cane.
Inoltre io preferisco sempre chiedere alla struttura se vogliono una cauzione in caso di danni provocati dal cane. Chiarire sempre questo aspetto prima di prenotare per evitare spiacevoli sorprese.
Prima di tutto i documenti, passaporto o libretto vaccinale. Museruola. Li ho messi in cima alla mia lista delle valigie perché se dovesse succedere che per imprevisto dobbiamo tornare a casa in treno, senza documenti e museruola il cane non può viaggiare.
Inoltre utile un kit di pronto soccorso, cibo che deve essere misurato in base al numero di giorni che starete via, e solitamente anche un collare e guinzaglio di scorta, nel caso si dovessero rompere.
Questo è un tipico trauma. Ecco perché consiglio di stare attenti a non fare mai correre i cani lungo le scale, soprattutto se hanno le zampe bagnate.
Bisogna ripristinare la fiducia, e l’unico modo per farlo è affrontare il problema, ovvero partire nuovamente da zero, come se non le avesse mai fatte in vita sua. Gradino dopo gradino, tenendo il cane molto vicino alla propria gamba, e dalla parte del muro, e premiarlo con tante feste, e gioire ad ogni piccolo traguardo raggiunto. Deve solo riacquistare la fiducia.
Dovrà essere accompagnato o invitato ad entrare, accucciatevi sul fondo dell’ascensore e lasciateli tutto il tempo necessario per esplorare la novità. E una volta dentro, non chiudete subito le porte, altrimenti si spaventerà.
Piuttosto entrate ed uscite più volte, così che possa prendere confidenza. Se le porte dell’ascensore sono temporizzate, sarebbe utile che questo lavoro venga fatto da due persone contemporaneamente.
Se vedo che il mio Levriero non sa fare le scale, è preferibile non prenderlo in braccio. Innanzitutto siete degli estranei per lui e quindi prendendolo in braccio state invadendo la sua zona di sicurezza, inoltre molti Levrieri pesano parecchio, e a lungo andare questo sarebbe davvero un disagio di gestione.
Quindi consiglio dal primo giorno che il vostro rescue arriva a casa, insegnargli a farle. Con calma e guidandolo, gradino dopo gradino. Se avete anche l’ascensore sarebbe utile alternare scale ed ascensore.
No, perché così facendo sta spargendo i suoi feromoni rilasciati dai cuscinetti plantari, e cerca di spargerli il più lontano possibile.
Il motivo è semplice, sta segnalando ai cani intorno a lui ed a quelli che di li passeranno dopo, che il boss del campetto è stato lì, c’è, ed è pure in forma smagliante. È il suo modo di comunicare. Lasciamoglielo fare.
In commercio esistono prodotti a base di feromoni sintetici, sotto forma di spray, di collari, di diffusori elettrici.
Sono stati creati sulla base dei feromoni di appagamento (quelli che la mamma rilascia in fase di allattamento con i cuccioli) con l’intento di indurre il cane che li percepisce ad un senso di benessere, calma e tranquillità.
Per personale esperienza, credo che da soli non possano risolvere dei problemi comportamentali, come paure o ansie. Ricordarsi che il fai da te non da mai buoni risultati, quindi in caso di problematiche con il vostro Levriero, magari appena adottato, sarebbe utile prima di investire in questi prodotti, un consulto con il veterinario comportamentalista o un educatore.
Sì, profumare i nostri cani è un errore, per quanto ci piaccia mettergli cappottine che profumino di ammorbidente, e lavarli con shampoo profumosi, stiamo coprendo loro odore naturale che gli permette di comunicare con gli altri cani. Ecco perché dopo il bagno loro hanno l’esigenza di rotolarsi e tornare alla loro normale “puzzolenza”.
Per recepire i feromoni fa una mossa particolare, il Flehmen, ovvero l’arricciare il labbro superiore; l’avremo notato ad esempio quando ha il naso immerso nell’erba, magari dove precedentemente ha sporcato un altro cane. E per disperderli?
Con l’urina e le feci ad esempio, o rotolandosi a terra, o raspando il terreno. Una volta percepiti, il suo comportamento si adatterà di conseguenza, un esempio classico è: poco prima è passato un cane che ha marcato il territorio, ed il mio soggetto è sicuro di sè, lui farà lo stesso, dunque sta rispondendo ad un messaggio chiarissimo.
I feromoni sono delle molecole che i nostri cani rilasciano e percepiscono a loro volta, e vengono utilizzati per comunicare tra loro; queste molecole vengono rilasciate da delle ghiandole, e racchiudono molte informazioni molto esaustive che il cane, attraverso un organo di senso, il paraolfatto, percepisce ed elabora, come il sesso, lo stato d’animo, la paura, la territorialità.
Dovremmo essere felici se il nostro cane si vuole relazionare con gli altri cani e viceversa gli altri con lui, ne hanno bisogno; ricordiamoci che il nostro rescue è nato e cresciuto in mezzo ai cani, quindi perché togliergli queste occasioni.
Impariamo a leggere la gestualità del corpo del nostro cane, se lo vediamo contento o meno di questo incontro, entusiasta o a disagio, ci comporteremo di conseguenza. Come ho detto i cani hanno bisogno di annusarsi per poter capire con chi stanno interagendo. Diamogli un po’ di fiducia. Spesso le nostre paure le trasmettiamo attraverso il guinzaglio, e loro reagiscono di conseguenza. Impariamo a non dargli dei segnali errati e soprattutto preventivi.
Giochi di ricerca. Utilizzate innanzitutto dei premietti che abitualmente non mangia, per renderli molto interessanti.
E poi nascondeteli per la stanza, inizialmente per farlo vincere facile aiutatelo rendendogli la ricerca intuitiva, posizionateli dunque in posti ben visibili, guidatelo, e poi tantissime feste quando li trova. Questo entusiasmo lo porterà a cercare sempre più in posti più difficili, come dietro ai cuscini del divano.
Un altro gioco che mi piace fare è nascondere i premietti in bicchierini da caffè di plastica capovolti sul pavimento. Ma non metteteli sotto tutti, alcuni devono rimanere vuoti. Lui cercherà il bicchierino contente la sorpresa e farà di tutto per sollevarlo, cercherò di sollevarlo con la bocca e con le zampe. Anche qui grandi feste, il vostro entusiasmo è fondamentale perché ci sia divertimento, in qualsiasi attività fate insieme.
Notoriamente il Levriero non è una razza di cane da lavoro su base olfattiva, come ad esempio la ricerca sotto macerie. Questo perché diamo più importanza alla sua notoria vista acuta.
Tuttavia consiglio sempre agli adottanti di divertirsi con loro con giochi che stimolino il suo olfatto. Sfruttarlo può calmare cani nervosi o iperattivi, e può dare sicurezza a cani introversi.
Moltissimo. Per noi il cane comunica solo con la postura perché siamo abituati a basarci su quello che vediamo.
Ma sbagliamo, lui comunica tantissimo con l’olfatto, recepisce informazioni importantissime con il naso. Ecco perché l’importanza del lasciarlo annusare e di lasciarsi annusare dagli altri cani.
Spesso noteremo comportamenti strani, come il raspare la terra, o dare i baci ad un altro cane, o rotolarsi nell’erba. Sono alcuni esempi di come il cane sta comunicando lasciando il suo odore nell’ambiente, e chi recepisce questo odore avrà molto da sapere su di lui.
Il grosso della differenza la fa la quantità di recettori presenti nel nostro naso rispetto al loro, tra i 5 e i 10 milioni di recettori l’uomo, circa 200 milioni il cane.
Inoltre lui ha nel cervello cellule nervose olfattive 40 volte superiori a quello umane. Insomma, il naso del cane ha tutto di più. Ha inoltre un doppio senso dell’olfatto: quello per percepire gli odori (l’olfatto), e quello per percepire i feromoni (il para-olfatto).
Decidere di allargare il nucleo familiare con un membro a quattro zampe, dà tante gioie, ma comporta anche impegno e responsabilità. La scelta del Levriero deve essere dettata dall’ambiente in cui si vive, dal proprio stile di vita, ed in base alle caratteristiche della propria famiglia.
I Levrieri sono bravi coi bambini ma se questi sono molto piccoli è meglio scegliere un cane mite e tranquillo, dato che uno esuberante e giocherellone, pur senza volerlo, rischierebbe di far cadere i vostri bambini. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’esercizio fisico, se siete persone che amano stare all’aria aperta e fate spesso gite in montagna o al mare allora un cane giovane e attivo per voi è l’ideale, ma se vivete in un appartamento senza giardino e non siete particolarmente amanti di scampagnate & Co. allora è meglio optare per un cane non più giovanissimo o più tranquillo.
Uno studio recente ha dimostrato che i cani riescono a percepire le radiazioni termiche, ovvero percepire un oggetto caldo anche a più di un metro di distanza (capacità riconosciuta prima solo in alcuni insetti, rettili e pipistrelli).
I Levrieri rinnovano il pelo un paio di volte all’anno, in primavera e in autunno, un fenomeno fisiologico che prende il nome di muta.
Durante la muta il cane perde una gran quantità di pelo: deve completamente rinnovare il manto. Nei cani che vivono in appartamento, a causa del calore e della luce artificiale, la muta può avvenire in modo diverso, prolungandosi oltre la stagione normale, per cui in pratica finita una muta ne inizia un’altra. La perdita di pelo della muta può preoccupare il proprietario inesperto, ma si tratta di un fenomeno normale.
Durante la muta possiamo osservare il fatto che, nonostante la perdita di pelo, la pelle non resta nuda in quanto il pelo perso viene rimpiazzato da quello nuovo in crescita. Durante la muta è consigliabile spazzolare spesso il cane, soprattutto se è a pelo lungo, per rimuovere il pelo morto. Se osservate aree di pelle in cui non vi è ricrescita di pelo, arrossamenti, croste, prurito eccessivo o altre anomalie della pelle, richiedete un consulto veterinario.
I Levrieri appena arrivati non capiscono la differenza tra fare i bisogni fuori o dentro casa, sta a noi insegnargli le buone maniere con pazienza e costanza.
Importante è dare da subito orari per le uscite e i pasti, impostando regole per una buona convivenza con il vostro amico a 4 zampe. Ricordate la parola più importante in un’adozione è pazienza soprattutto nei primi giorni.
L’alimentazione dei Levrieri non è tanto diversa da quella degli altri cani.
Bisogna stare attenti che il quantitativo di proteine non superi il 24%. Consigliamo di utilizzare prodotti di buona qualità, monoproteici (per evitare problemi di allergie), preferendo marchi che non testino su animali.
Per la loro composizione corporea con molta massa muscolare e poca massa grassa, i Levrieri non hanno possibilità di una buona termoregolazione.
Ecco perché soffrono il caldo in estate ed il freddo in inverno e perché i Levrieri che diamo in adozione devono vivere all’interno delle abitazioni.
Inoltre, data la loro prestanza fisica e la loro vita passata se lasciati soli in giardino possono spaventarsi e saltare recinzioni anche molto alte diventando un pericolo per se e per gli altri. Quando il vostro Levriero si sarà ambientato nella vostra famiglia scoprirete che a lui basta stare con voi, in casa o in giardino poco importa.
Al contrario di ciò che si è portati a credere osservando i Levrieri e conoscendo la loro storia, questi animali sono molto pigri.
I Levrieri possono dormire anche 16 ore al giorno, amano le comodità e poltrire su di un morbido cuscinone o meglio sul vostro divano. Certo come ogni cane i Levrieri hanno bisogno di fare le loro uscite per i bisogni ed una volta al giorno una bella camminata con il proprio amico umano.
Per il periodo estivo le uscite principali devono essere fatte la mattina presto e la sera tardi quando è più fresco per evitare colpi di calore pericolosi per la salute del vostro Levriero.
Molte famiglie che si avvicinano all’adozione hanno in casa un felino.
Premettiamo che, sia nel caso del Galgo che del Greyhound, i primi approcci con il gatto devono essere fatti con molta cautela, non forzando i tempi ed usando la museruola. Detto ciò molti nostri Greyhound vengono testati con i gatti e ci rimettiamo alla grande esperienza dei ragazzi che lavorano presso i rifugi irlandesi, sotto il profilo di questi Greyhound troverete la dicitura ‘può convivere con i gatti’. Ricordiamo che la possibile convivenza si intende all’interno dell’abitazione… in giardino o all’aperto bisogna fare sempre la massima attenzione.
SOS Levrieri ODV precisa che: i contenuti inerenti la salute, l’alimentazione, il benessere e la sicurezza del Levriero presenti nel sito Internet, nelle Newsletter e in tutte le comunicazioni dell’Associazione, sono da intendersi semplicemente come consigli o suggerimenti dettati dall’esperienza e considerarli quindi come tali. Le indicazioni riportate pertanto non vogliono e non devono in nessun modo sostituirsi a diagnosi, terapie mediche o farmacologiche che rimangono di esclusiva pertinenza del medico veterinario, per quanto riguarda gli animali e degli Enti nazionali Ministero della Salute ed internazionali Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS per quanto riguarda l’uomo. Solo quest’ultimi, quindi, sono e rimangono gli unici soggetti deputati nelle relative competenze a formulare diagnosi, prescrivere farmaci e indicare terapie o proporre diete e/o comportamenti. Per questi motivi SOS Levrieri ODV non si ritiene responsabile per qualsiasi comportamento o pratica derivante o connessa ai suggerimenti espressi nelle nostre comunicazioni che sono e vogliono essere interpretati come buoni suggerimenti di prevenzione e che in qualsiasi caso, come sottolineato, non sostituiscono le indicazioni delle Autorità competenti menzionate che devono essere consultate prima di qualsiasi azione.
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